IL PORTAMENTO                                                              

                                                                              

Per portamento qui si intende la forma naturale di un soggetto vegetale, ovvero il profilo di una pianta adulta (considerata nel più o meno lungo periodo compreso tra il raggiungimento della maturità e l'inizio del processo di decadimento naturale), intesa isolata e non intaccata da eventuali interventi antropici di formazione o contenimento (potature, ars topiaria, ecc).


Si tratta invero di una condizione alquanto ideale, poiché nella realtà le piante, vivendo in società complesse coi propri simili e con varie altre specie, devono lottare per conquistare il loro spazio vitale. E anche le condizioni climatiche e pedologiche (inerenti il terreno) hanno un ruolo determinante. L'ambiente è insomma un fattore primario per quanto si riferisce alla forma esteriore delle piante, non meno condizionante dei caratteri genetici della specie.

1. Piramidale

2. Colonnare

3. Sferico

4. Ombrelliforme  

1. PIRAMIDALE: chioma di sezione triangolare determinata dal tipico processo di crescita, per cui il tronco sviluppa in verticale una sorta di pollone principale sul quale ogni anno si viene a formare un nuovo giro di rami laterali, che continuano a crescere con regolarità di anno in anno costituendo nell'insieme un'evidente prospetto scalare, o "a piramide"; relativamente alle specie, i rami possono tendere all'alto, al basso, oppure essere sostanzialmente orizzontali; si tratta del portamento caratteristico di molte conifere.


2. COLONNARE: chioma di forma ascendente (o fastigiata) con rami che si sviluppano paralleli e assai vicini al tronco, sul quale si innestano con un angolo sempre inferiore a 45°; esempi di riferimento sono il cipresso (Cupressus sempervirens) e il pioppo cipressino (Populus nigra 'Italica').


3. SFERICO: chioma di forma sferoidale, che può assumere un aspetto tondeggiante oppure a cupola (una calotta vagamente sferica con la base tagliata orizzontalmente); caratterizzata dallo sviluppo di rami divaricati rispetto al tronco, sul quale si inseriscono con un angolo sempre superiore a 45°; crescendo spesso anche il tronco tende a suddividersi in due o più tronchi secondari; un esempio tipico è il bagolaro (Celtis australis).


4. OMBRELLIFORME: chioma di forma sferoidale piuttosto appiattita orizzontalmente, con un tronco nudo alquanto lungo rispetto allo sviluppo verticale della chioma; un esempio tipico è il pino domestico (Pinus pinea).


5. RACCOLTO: chioma di forma ovoidale (in molti casi più ristretta nella parte superiore), intermedia tra la sferica e la colonnare, caratterizzata da rami che crescono sul tronco con angolo inferiore a 45° ma che tendono poi ad allargarsi moderatamente; il rapporto fra altezza e larghezza normalmente è di 3 o 4 a 1; un esempio tipico è la magnolia sempreverde (Magnolia grandiflora).


6. ESPANSO: chioma di forma scomposta, vagamente sferica, caratterizzata da rami che crescono sul tronco con angolo superiore a 45° e che tendono a disporsi in modo alquanto divaricato; spesso crescendo anche il tronco si suddivide in due o più tronchi secondari; il rapporto altezza / larghezza della chioma tende a essere 1 a 1; esempio tipico è il salice bianco (Salix alba).


7. DECOMBENTE: chioma di forma "piangente" caratterizzata da rami vistosamente inclinati (o arcuati) verso il terreno; di solito questa forma è determinata da una caratteristica delle gemme le quali, essendo particolarmente sensibili all'irradiazione solare diretta, tendono a crescere verso il basso (beneficiando spesso della luce riflessa sull'acqua, presso la quale crescono molte specie a portamento decombente); esempio di riferimento è il salice piangente (Salix babylonica), ma anche le betulle.


8. PROSTRATO: chioma a sviluppo strisciante, dove il tronco tende a crescere orizzontalmente e i rami allungandosi spesso radicano quando toccano il terreno; portamento piuttosto raro tra gli alberi, ma diffuso tra le piante arbustive, caratteristico di ambienti particolarmente ostili (soprattutto ventosi e con scarso nutrimento nel suolo); esempi tipici sono diversi Juniperus, ma anche alcuni salici nani (Salix reticulata, Salix retusa).

5. Raccolto

6. Espanso

7. Decombente

8. Prostrato

Sebbene le suddette tipologie di portamento siano applicabili in parte anche alle piante arbustive, la caratteristica assenza del tronco che distingue queste ultime, non di rado può dare luogo a qualche difficoltà di classificazione. Inoltre esistono alcune tipologie di portamento specifiche degli arbusti. Si preferisce dunque definire i seguenti insiemi di riferimento:


1. GLOBOSO: chioma di forma tondeggiante, solitamente piuttosto densa, talvolta simile a un cuscino.


2. CONICO: chioma di forma piramidale, alquanto densa, tipica di molte conifere nane.


3. ESPANSO: chioma a sviluppo prevalentemente orizzontale, con rami assai divaricati ma tendenti verso l'alto.


4. COMPATTO: chioma a sviluppo prevalentemente verticale, con rami ravvicinati e paralleli, che tendono a divaricarsi più o meno verso l'alto.


5. DECOMBENTE: chioma di forma "piangente", con rami che dapprima crescono verso l'alto, quindi descrivono un arco ricadendo verso il terreno.


6. PROSTRATO: chioma a sviluppo strisciante con ramificazioni affatto parallele, anzi, poggianti sul terreno, tipica delle piante cosiddette tappezzanti.


7. RAMPICANTE: chioma formata da rami, solitamente di grande sviluppo, che hanno bisogno di un supporto esterno per sostenersi, in mancanza del quale assumono un andamento strisciante sul terreno, eventualmente radicando a contatto di questo; per tale caratteristica alcune di queste piante (varietà di Hedera) trovano uso pure come tappezzanti.

1. Globoso

2. Conico

3. Espanso

4. Compatto

5. Decombente

6. Prostrato

7. Rampicante

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